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97° Opera Festival 2019

Arena di Verona

 Un’altra estate è arrivata nella bella città di Verona e con essa si è aperto anche il sipario del 97° Festival lirico dell’Arena di Verona. Dal 21 giugno al 7 settembre 2019 saranno 5 le opere rappresentate all’interno del noto anfiteatro romano da 80 solisti di fama internazionale provenienti da tutto il mondo: “La Traviata” (11 repliche), “Aida” (16 repliche) e “Il Trovatore” (5 repliche) di Giuseppe Verdi, “Carmen” (10 repliche) di Georges Bizet e “Tosca” (5 repliche) di Giacomo Puccini.

Non mancheranno in programma, inoltre, speciali serate-evento e gala: Roberto Bolle and Friends il 16/17 luglio, Placido Domingo 50 Arena Anniversary Night il 4 agosto ed i Carmina Burana di Carl Orff l’11 agosto. Un calendario fitto di eventi da non perdere.

 

La Traviata

Ad inaugurare la Stagione Lirica 2019 è stata l’opera in tre atti “La Traviata”, nel suo nuovissimo e sfarzoso allestimento firmato Franco Zeffirelli, recentemente scomparso. Un’attesissima prima da sold out che tutto il mondo ha potuto ammirare tramite la diretta in mondovisione, arricchita e commentata da illustri personaggi del mondo della musica, del teatro, del cinema e della politica.

La storia è quella di Violetta, una giovane cortigiana parigina, amata ed invidiata. La vita che conduce, dedica al lusso e ai piaceri, non giova certo alla sua salute e questo la porterà ad ammalarsi di tisi. “La Traviata” rimane tutt’oggi una delle opere più rappresentate in tutto il mondo. Famosissimi, per esempio, i brani “Libiamo ne’ lieti calici” e “Sempre libera”.

 

Aida

Aida” è forse l’opera più scenografica e affascinante proposta nell’“Arena di Verona Opera Festival”, oltre che una delle più conosciute. È un’opera in quattro atti, che racconta dell’amore tra la principessa etiope Aida, divenuta schiava degli Egiziani, ed un comandante dell’esercito, Radames. Quest’ultimo, però, è amato anche da Amneris, la figlia del faraone. La vendetta di Amneris per non essere “la prescelta” da Radames porterà solo morte e distruzione.

Con la prima di “Aida” portata sul palco il 22 giugno scorso, è arrivato a 700 il numero di rappresentazioni di “Aida” in tutto il mondo e la versione areniana di Gianfranco De Bosio riprende proprio il primo storico allestimento di Ettore Fagiuoli del 1913. Numerosissimi i riferimenti scenografici all’Egitto, dagli obelischi alle sfingi, che ben si adattano alla configurazione dell’Arena e contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più spettacolare.

 

Il Trovatore

Rappresentata per la prima volta nel gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma, è un’opera divisa in quattro atti e assieme a “Rigoletto” e a “La Traviata” fa parte della cosiddetta “Trilogia popolare”.

L’ambientazione è quella della Spagna dell’inizio del XV secolo. La trama è molto intricata e difficile da riassumere in breve, ma possiamo dire che di basa tutta sull’opposizione tra amore e vendetta, ovvero tra vita e morte. Manrico ed il Conte di Luna, che sono innamorati della stessa donna, si affrontano fino alla morte come acerrimi nemici, senza sapere che in realtà sono fratelli.

A farla da padrone nell’allestimento firmato da Franco Zeffirelli nel 2001, sono i giochi di luci improvvise ed ombre, ferro e fuoco, spade, armature e fortificazioni in contrasto con i colorati costumi degli zingari; una storia di battaglie d’armi e di sentimenti.

 

Carmen

L’opera di George Bizet, divisa in quattro atti, fu rappresentata per la prima volta a Parigi nel marzo 1875 e si dovette aspettare fino a novembre 1879 per vederla approdare anche in Italia, in particolare al Teatro Bellini di Napoli. La vicenda è tutta basata sulla tragica e sanguinosa storia d’amore tra Carmen, una seducente sigaraia, e Don José, un giovane brigadiere.

L’allestimento areniano è quello di Hugo de Ana, che sposta di un secolo l’ambientazione originale, calando la vicenda nella seconda metà degli anni ’30, durante la Guerra Civile Spagnola. Sul palco troviamo, per esempio, veicoli militari e recinzioni metalliche, ma non mancano nemmeno gli omaggi agli iconici toreri con i loro costumi tipici e alla “Plaza de Toros”, un’originalissima arena all’interno della stessa Arena.

 

Tosca

Tosca: l’opera più drammatica di Giacomo Puccini. È un’opera in tre atti basata sul binomio amore – morte. Siamo nella Roma dell’Ottocento quando le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca si incrociano con quelle di un fuggiasco bonapartista di nome Angelotti e del capo della polizia pontificia, il barone Scampia.

La prima rappresentazione di “Tosca” si tenne a Roma, nel Teatro Costanzi, nel gennaio 1900. La rappresentazione proposta in Arena è del 2006 ed è firmata dal grande Hugo de Ana. Sua è la regia, le scene, i costumi e perfino le luci, tutto curato nei minimi dettagli. Quella di Hugo de Ana è una visione molto cinematografica, che punta ad esaltare soprattutto la psicologia dei personaggi e la profonda drammaticità della storia.

 

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